[Intervista approfondita - Personaggio] Presidente Kim Hyung-hee del Korean Disability Culture and Arts Institute

A dicembre 2021, è diventata la più giovane presidente della Fondazione Korean Disability Culture and Arts Institute (d'ora in poi chiamata "l'Istituto") e la prima donna disabile a ricoprire questo ruolo. L'intervista è stata realizzata nell'ufficio del Presidente Kim Hyung-hee (d'ora in poi "Presidente Kim") al 4° piano dell'I-eum Center di Daehangno, per congratularsi con lei per la nomina e per scoprire la visione e gli obiettivi con cui guiderà l'Istituto.

All'epoca, l'intervista durò ben tre ore, ma non venne pubblicata. Il 29 novembre 2023, al "Teatro per tutti", il Presidente Kim ha presentato la missione e la visione a lungo termine dell'Istituto.

Ricordo ancora una frase che mi ha colpito durante l'intervista con il Presidente Kim al momento della sua nomina.

“Non sono arrivata in questa posizione per ambizione. Quando mi è stata proposta la carica, ho portato con me le difficoltà e le problematiche del mondo dell'arte per disabili, e la mia determinazione a realizzare una trasformazione innovativa. Non voglio essere un presidente fantoccio che si limita a fare discorsi alle cerimonie, ma un 'presidente operativo' che rifletta attivamente le voci del campo e lavori sodo con i miei dipendenti per raggiungere i miei obiettivi.”

Da oggi...

Inizieremo una serie di articoli che racconteranno le attività e il percorso del Presidente Kim.

• Presentazione del personaggio
  Il Presidente Kim Hyung-hee è una persona disabile e una persona che ha vissuto in prima persona molti dei problemi del mondo dell'arte per disabili. È stata un'attivista sul campo, guidando organizzazioni di arte per disabili, e si è trasformata in un'attivista per i diritti delle persone disabili e per l'arte per disabili, diventando un'icona che porta avanti le voci della realtà difficile della cultura e delle arti per disabili.

** Percorso di vita
Diamo uno sguardo al percorso di vita del Presidente Kim attraverso la prefazione della sua autobiografia "La donna che danza sulla tela: Kim Hyung-hee".

Ero una ballerina che si muoveva liberamente sul palco, danzando, saltando e librandosi in aria, esprimendo i movimenti del corpo attraverso gesti bellissimi. Ma un giorno i miei piedi si sono fermati.
Una malattia che impedisce al pensiero del movimento di raggiungere il corpo... paralisi cerebrale e tetraplegia.
Le ali del mio sogno si sono spezzate e il dolore, la disperazione, la tristezza e il pensiero della morte non mi abbandonavano. Ma io, una persona con tetraplegia che non riesce a muovere nemmeno un dito, non potevo nemmeno scegliere la morte.
E...
Nel profondo del mio abisso, un piccolo seme di speranza è nato dalla pittura. I movimenti liberi sul palco, i ricordi del passato, sono diventati punti, linee e superfici, danzando liberamente su una tela bianca.

“Avere la libertà di esprimere il movimento è una benedizione di bellezza.”